sulle tesi...
per diverse ragioni, mi sono tornate alla mente le mie riflessioni sulle tesi di laurea… ho sfogliato numerose tesi di laurea in architettura, la maggior parte delle quali molto curate nella presentazione e nell’impaginazione…
viene da pensare che per quella facoltà siano comunque richiesti i fuochi d’artificio in sede di discussione; oltre al tomo affetto da gigantismo, all’occorrenza utile come parete da free climbing, si producono costosissime tavole formato Ao, se lo studente è dotato di sintesi grafica, o lunghe quanto la Muraglia Cinese nei casi peggiori…
sempre ad architettura, in certi ambiti disciplinari, è richiesta inoltre una presentazione da video-proiettare su telone che funge da Bignami della tesi e su cui lo studente attirerà con astuzia la commissione perché non presti troppa attenzione agli errori delle citate tavole e dei citati tomi…
tempo stimato (e concesso) per presentare un lavoro di tesi durato mesi: 13 minuti netti, salvo recupero…
per le altre facoltà, forse le attese sono inferiori (se siete permalosi leggete diverse) o forse sugli studenti non incombe l’ansia da effetto speciale con sons et lumières sullo sfondo di giochi pirotecnici…
in giurisprudenza, medicina, economia, ho visto tesi rilegate in cartonato blu e lettere in bassorilievo argento che tracciano sigle del genere CH.MO PROF. oppure PROF. AVV. e codici fiscali simili; di solito non superano le 80 pagine in corpo 36, font rigorosamente Times New Roman e interlinea quadrupla comprensive di indice, note e bibliografia…
se ci fosse un contatore degli accessi anche per le tesi, la pagina più visitata sarebbe quella delle dediche, comune denominatore per tutti insieme ai fiori per le signorine e alle corone di alloro per i maschietti...
c’è che si limita ai parenti fino al primo grado di ascendenza e c’è chi scrive un’altra tesi in araldica e genealogia richiamando e ringraziando anche avi borbonici…
mi auguro che nessuno si senta offeso per questo peccato di arroganza appena consumato…