11.3.25

Breve storia di spoofing.

Luca Valdi. Si è presentato con questa identità il signore che ieri sera mi ha dettato istruzioni per disporre un bonifico dal telefono destinato ad Andrea Puca per un importo pari a 1.700 euro.

Pochi minuti prima, un SMS di UniCredit mi segnala un bonifico sospetto in favore di Andrea Puca e mi invita a contattare un numero di telefono.

Chiamo il numero e Luca Valdi mi richiama dal numero fisso di UniCredit, “la chiamo dal numero che è indicato sul bancomat” e mentre mi informa della circostanza del bonifico sospetto, mi anticipa un rassicurante messaggio da UniCredit: “dovrebbe aver ricevuto un SMS con il mio nome e cognome e il mio codice… può darmi conferma?”.

Seguo le indicazioni e, nel buio dell'auto, dispongo il bonifico a storno dell'importo (?). Arriva un SMS di UniCredit che mi informa del blocco della app per movimenti sospetti e questa volta è vero. Luca Valdi mi rassicura che è tutto normale e che mi avrebbe richiamato dopo un’ora esatta per riattivare l’operatività della app.

Chiudo la conversazione, ringraziando Luca Valdi. Arrivato a casa, riprendo il primo SMS e mi accorgo di un errore di punteggiatura. Sfilo il bancomat dal portafoglio e mi accorgo che il numero da cui sono stato chiamato è effettivamente un numero UniCredit ma è il numero del servizio clienti dall’estero.

Realizzo. Mi sento come si sentono gli anziani alla stazione ad attendere con i fiori la giovane ragazza del [inserire nome di paese africano in guerra] con cui hanno chattato per mesi e che ha risolto i problemi familiari ed è pronta a cominciare una nuova vita insieme, al sicuro dal conflitto nel proprio paese.

Vado dai Carabinieri ma è tardi, l’ufficio è chiuso e il giovane piantone deve andare a mangiare la pizza appena portata dai commilitoni.

Chiamo il servizio clienti UniCredit. Blocco carta di debito, carta di credito e soprattutto dispongo la revoca del bonifico. L’inesperto Luca Valdi mi ha indicato l’invio ordinario e non istantaneo.

Mando un messaggio rassicurante a Luca Valdi, ringraziandolo per la cortesia e sollecitando la sua chiamata per riattivare l’operatività della app. Perché qualche volta prendere in giro qualcuno dà più soddisfazione di uno, dieci, mille insulti.

No, Luca Valdi non mi ha richiamato. Luca Valdi non esiste e Andrea Puca è un giovane difensore della US Palmese 1914 o l’autore di un libro sulle falesie in Abruzzo.

E no, i Carabinieri non hanno accettato la mia denuncia perché non è stato commesso un reato ma semmai è stato tentato un reato.

Risparmio al lettore considerazioni prese dallo stesso armadio di “le mezze stagioni non ci sono più” e “meglio Amadeus di Carlo Conti”, passando per “Thiago Motta deve andare via” e penso che vorrei dedicare il resto della vita a diventare un esperto informatico e togliere a Luca Valdi tutto ciò che pensa di avere. A cominciare dagli affetti.