2.1.07

dopo i bagordi...

nel tentativo di sfrattare una parte dei trigliceridi a cui offro ospitalità dall’inizio delle maratone natalizie a tavola, ieri sera ho rivisto quel capolavoro di Intrigo internazionale… ho sempre adorato Cary Grant con i suoi abiti perfetti quanto la sua riga a lato origine del buco dell’ozono e, insieme a Il sospetto, il film di ieri è uno tra i miei preferiti di Hitchcock… James Mason, Martin Landau giovanissimo, Eva Marie Saint sono straordinari quanto l’ambientazione, gli scorci di New York, il Palazzo dell’ONU, il Monte Rushmore e soprattutto la villa in stile Wright vera protagonista del finale…
e non parliamo dei dialoghi, sobri ed esilaranti, specie tra Cary Grant e la madre apprensiva, e della scena dell’aereo che insegue tra i campi di mais il povero Roger Thornhill…tante volte non ho la pazienza di rivedere i classici ma quest’anno ho rivisto anche Notorious, sempre di Hitchcock e ho visto per la prima volta un capolavoro di Kubrick, Rapina a mano armata… una meraviglia !

adoro i registi che inventano, l’Hitchcock di Il sospetto per il bicchiere di latte con la luce all’interno e l’Orson Welles di Quarto potere, e sento che il mio attuale regista preferito, Shyamalan, considerata anche l’età, sia sulla buona strada nell’evoluzione del concetto di regista come mi piace intenderlo...

buon anno !

2 commenti:

alle 12:51, Blogger nimroth ha scritto...

@ fulvia
avevo letto la tua risposta al mio commento...
se Rapina a mano armata è tra quelli che non hai visto, suggerisco di partire da lì... vedrai che film più recenti hanno saccheggiato a piene mani da questo capolavoro di kubrick...
saluti !

 
alle 19:27, Anonymous Anonimo ha scritto...

Anch'io ho rivisto rapina a mano armata recentemente, è senz'altro uno dei miei film preferiti. Ogni volta che sono all'aeroporto e vedo passare i carrelli con i bagagli sul tarmac, non posso fare a meno di pensare alla scena finale.

Ma quello chè è geniale, è l'idea della storia raccontata da tutti i punti di vista diversi, con quell'effetto superangosciante di schiacciamento temporale, indotto dalla ripetizione della scena della partenza della corsa di cavalli. Grande cinema!

 

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