5.11.06

caffè pagato !

a proposito di questioni di latitudine, c’è un’abitudine o meglio consuetudine radicata nelle relazioni tra esseri umani residenti e, scusate la volgarità, operanti sul territorio, dalla quale cerco disperatamente di dissociarmi con pessimi risultati: il caffè pagato…
il caffè al bar è un rito sociale diffuso ovunque ma da queste parti assume il carattere di un obbligo al quale è difficile sottrarsi…
lo scenario è il seguente: si entra in un bar con un numero imprecisato di persone per gustare il caffè e la pausa relativa e si viene immediatamente affrontati da un conoscente di qualsiasi livello che ti interroga su che tipo di consumazione stai per ordinare perché possa con un cenno del capo imporre al barista di addebitare il costo delle consumazioni, tue e della truppa al seguito, sul suo conto…
è un gesto di deferenza e rispetto usato da persone che ritengono in questo modo di accreditarsi ai tuoi occhi e acquisire maggiore considerazione; naturalmente lo scenario si ripete varie volte nel corso della giornata con conseguenze immaginabili sul fegato dell’avventore/vittima e sul portafoglio dell’offerente/carnefice…
per quanto mi è possibile, subisco la maggior parte delle volte questo trattamento e in alcuni casi ho dovuto, ahimè, ricambiare con tanto di sorrisi, ma è una pratica che mi mette a disagio… anche per il fatto che se quella mattina hai voglia di ingozzarti di cornetti, ti senti in difetto, se hai un seguito numeroso, ti senti in difetto…
quando dal paesello appena sorridente, sono andato a studiare all’università, pensando che questa consuetudine fosse planetaria, avrò fatto delle ricche figure da zotico… poi ho capito che nel mondo reale si vive di sfumature e nessuno si sente obbligato a nulla…

7 commenti:

alle 22:34, Anonymous Anonimo ha scritto...

Il rito del caffé è diffuso in tutta Italia ma mi pare di capire dal tuo scritto che a latitudini più basse detto rito è un po più esasperato.. Francamente dalle mie parti quella di offrire un caffé è un'usanza che coinvolge solo la cerchia degli amici e dei colleghi di lavoro.
I semplici conoscenti non avvertono la necessità di doversi/ti regolarmete e categoricamente sottoporre ad un simile rituale.
E spero no si arrivi mai ai livelli delle tue zone perché la cosa metterebbe molto a disagio anche me. Con i colleghi infatti, quando percepisco l'intezione che hanno, solitamente tendo sempre a giocare di anticipo e sono io quello che fa il "cenno con il capo" al barista. Con gli amici invece sono molto più disinvolto ovviamente e non faccio complimenti come loro non li farebbero a me. Con questi poi il rituale in questione si estende magari anche all'aperitvo, al pranzo veloce...
...e in qualche caso memorabile anche al parcheggio della vettura in territorio canadese!!

 
alle 23:06, Blogger nimroth ha scritto...

non vorrei aver rappresentato una condizioen di disagio esapserato per quello che resta sempre un piccolo momento all'interno di una piccola giornata, ma quando un impresario di pompe funebri ti offre il caffè due volte su due nell'arco di 3 giorni, comincio a sentirmi a disagio (oltre che a provvedere a tutti i riti scaramantici opportuni)...
il parcheggio canadese rimarrà una pagina tra le più memorabili !
ancora rido !

 
alle 08:07, Blogger nimroth ha scritto...

aggiungo che ieri mattina l'ormai noto impresario di pompe funebri mi ha agganciato di nuovo per offrirmi un terzo caffè in 5 giorni...
non so come dirglielo, ma è inutile che mi prenda le misure...

 
alle 08:58, Anonymous Anonimo ha scritto...

non è che per caso qualcuno ha "soffiato" all'impresario (non so se dandogli un info corretta o meno) che soffri di gastrite e lui il caffé cerca di finirti!?!?

 
alle 09:49, Anonymous Anonimo ha scritto...

Mitico Frankie-yu! La verità è che Nimroth è azionista di maggioranza dell'impresa (mi permetto di scherzarci su, tanto il padrone di casa a differenza mia non è permaloso, ma molto autoironico) per tutto il lavoro che gli ha procurato e l'impresario non sa ancora come sdebitarsi!
Comunque non credo stavolta si tratti di questione di latitudine, in un paese dove ci si conosce più o meno tutti di vista la pratica è diffusa, mno accentuata in città, dove il cerchio si restringe ai soli amici; ma a tutte le latitudini, tra Professionisti è molto praticata, solo che si svolgono pantomime del tipo "Pago io", "Non te lo permetto, lascia fare a me" etc.

 
alle 23:26, Anonymous Anonimo ha scritto...

Un caffé per domarli, un caffé per trovarli, un caffé per ghermirli e nel buio incatenarli!!

 
alle 15:16, Blogger nimroth ha scritto...

oggi sono riuscito a evitare l'impresario delle pompe funebri e travisato con barba ebaffi finti sono riuscito a prendere un caffè pagandolo di tasca mia !!!

 

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