sospensione ad oltranza...
in un’altra occasione avevo già manifestato la necessità di fermare tutto il calcio per un anno a seguito delle vicende ancora discutibili di inizio estate, ma ora l’argomento torna d’attualità… la mia opinione è che quanto accaduto a Catania abbia poco a che vedere con il calcio; la conferma è nelle scritte sui muri di tante città italiane che inneggiano a Carlo Giuliani o che sottolineano la perdita di un poliziotto come fosse una pedina di una guerra in corso…
e infatti è una guerra che vede giovani che non sanno in che epoca viviamo e che evidentemente hanno un malessere, soffrono di scarsa attenzione e si sentono marginali e fuori contesto, opposti ad altri giovani che forse per necessità indossano una divisa e ricevono ordini…
a me dispiace per il povero ispettore e lo considero un caduto in missione di guerra, come altri recenti...
è una guerra perché ogni tanto mi è capitato di affacciarmi su uno dei forum di tifosi di una qualsiasi squadra italiana e ho avvertito molta violenza e molta aggressività, sentimenti che usano il calcio come canale espressivo per via del fatto il fenomeno di massa del calcio è sinonimo di aggregazione…
ma andiamo oltre, cosa succede se ci tolgono le partite la domenica per un anno ? secondo me nulla di male… vorreste dire che non si può vivere senza calcio ?
credo che l’indispensabile sia altro nella vita; credo che potrebbe farci bene quanto ci farebbe bene un anno, o meglio, 15 senza televisione…
per la cronaca, sono rimasto anche io prigioniero di World of Warcraft e ora corro con il mio spadone per
ma non abbandono il blog, non ci penso proprio…
saluti !