22.7.06

disappunti di viaggio



accadono talvolta in rapida sequenza piccoli episodi che sembrano espressione di un accanimento delle forze maligne sulla vita quotidiana…
l’altro giorno indossavo una delle camicie di lino a cui sono più affezionato e, sarà per il sudore che imperlava la mia schiena, ma nel tentativo di piegarmi per raccogliere qualcosa da terra, ho sentito un inquietante RIIIIIIIP e ho scoperto poi uno squarcio lungo la colonna vertebrale difficile da ricucire…
l’altra mattina indossavo un’altra delle camicie di lino a cui sono più affezionato e, recandomi in cantiere, sfioro una delle transenne da cui un impercettibile arpione di filo di ferro sporgeva e anche in quel momento ho sentito un RIIIIIIIP con conseguente strappo a L sulla spalla destra poi malamente ricucito dal mio staff di sarte…
da qualche giorno il mio armadio non aveva notizia di una delle camicie di lino a cui sono più affezionato e, dopo una accurata indagine e qualche intercettazione ambientale, scopro che la mia governante l’aveva fatta sparire a causa di una macchia di varechina, che a casa mia si usa più dell’olio in una friggitoria, e sperava di poterla ricolorare senza che io ne sapessi nulla…
stamattina preparo il caffè e mentre mi accingo a versarlo in una delle tazzine a cui sono più affezionato, collezione Bavero di Alessi comprate due settimane addietro, scopro che uno dei piattini si era misteriosamente sbeccato…
ricordate l’urlo strozzato di Al Pacino in non ricordo quale Padrino mentre stringe la figlia uccisa sulle scale forse di una chiesa ? ebbene, il mio disappunto si è manifestato esattamente alla stessa maniera con l’espressione deformata del volto del famoso dipinto di Munch, mentre le imprecazioni riecheggiavano tra le pietre bianche del mio trullo...
ammetto che le mie movenze talvolta sono da elefante e di non essere troppo agile in cantiere, luogo nel quale ho lasciato fare a brandelli una giacca, una camicia e un paio di jeans, ma qualcuno vorrebbe provare un po’ di compassione nei miei confronti ?!

8 commenti:

alle 13:02, Blogger mikadosaim ha scritto...

Oh, finalmente qualche risata! Dal tuo racconto si evice che sei affezionato a qualsiasi brandello di stoffa, purchè sia di lino... sono stata testimone dei vari danni di cui si è macchiata il tuo Ministro degli Interni, tra cui un paio di pantaloni sempre rovinati dalla varechina i cui schizzi decolorati erano stati malamente ricalcati con un pennarello blu perché non ti accorgessi del danno, ma poiché ha prestato troppi anni di onorevole servizio ( sappi che l'ammiro molto per aver retto al tuo disordine imperante in casa di carte e cartacce, al posto suo avrei avuto una crisi di nervi! )ogni commento sarebbe ingiusto, diciamo che una media di un pantalone ed una camicia rovinata ogni 3 mesi ancora si può reggere e poi da quando avete scoperto che ricolorando i capi il risultato è perfetto, non c'è più da urlare!
Quanto allo sbreco nel piattino del tuo nuovissimo servizio da caffè, sappi che non mi dispererò neanche un istante, non avendolo inaugurato con me, ma col mio alter-ego silvano, lascerò che sia lui a consolarti, non mi intrometto in questioni di famiglia...
Ti saluto, mio elefantino preferito!

 
alle 14:09, Anonymous Anonimo ha scritto...

Ma non è che le camicie fanno RIIIIP perchè prima la bilancia ha fatto CRACK!?!? Ihihih scherzo
Anche io sono molto legto a qualsiasi cosa mi appartenga.. dagli indumenti alle tazzine di caffé. Ma se per caso qualcosa si dovesse rompere o dovesse fare RIIIIIIP non ho "Ministro degli Interni" con cui prendermela.
In camera mia il "Ministro degli Interni" ha dato le dimissioni da un pezzo!! Non ci vuole entrare più!

 
alle 11:03, Anonymous Anonimo ha scritto...

sicuramente chi avrà compassione delle tue disavventure è il proprietario del negozio da cui abitualmente ti servi per il tuo vestiario...
a proposito, com'è che ancora non ti ho visto con in testa il tuo bel panama acquistato sottocosto?

 
alle 11:35, Blogger nimroth ha scritto...

la cronaca dei piccoli drammi di cui riferisco nel mio post si arricchisce di un ulteriore macabra scoperta... ieri mattina mentre stavo per versare il caffè in una delle tazzine, mi accorgo che il manico era stato incollato, anche bene, ma con alcune tracce sospette di collante chimico...
dopo attente indagini condotte da Gil Grissom in persona, abbiamo accertato che trattavasi di Attack e le impronte sul tubetto rinvenuto a pochi metri non lasciavano dubbi...
il Ministro degli Interni ha colpito ancora...
ringrazio frankie-yu per la gustosa battuta sul RIIIIP dovuto al CRACK della bilancia...
ringrazio mikadosaim per la solidarietà che intravvedo tra le pieghe della sua sagacia...
ringrazio stanley per aver comunicato al mondo che il mio bellissimo Borsalino è stato acquistato sottocosto... (per l'esattezza a 25 euro, per dirla tutta)
saluti dalla casa delle disgrazie di lino e porcellana...

 
alle 12:44, Anonymous Anonimo ha scritto...

Compassione? Proviamo allora a leggere questo post tuo ultimo con distacco, da estranei, come se non ti conoscessimo.Ne otterremmo il seguente profilo:
di giovane uomo che vive solo, libero professionista a scelta tra ingegnere ed architetto,ma anche imprenditore edile visto che parli di cantiere,quindi nell'immaginario collettivo,benestante.Dai gusti gentili e delicati, tanto da preferire il lino per le sue camice. si presume che la scelta sia ampia, e non forzatamente limitata a cotonacci o acrilici da 2 lire. Ancora: accudito da una governante, accessorio preziosissimo quanto elitario.E poi chiuso tra le mura di pietre bianche di un trullo con caffè servito in tazzine Alessi, che immagine da magazine di arredamento di interni!Già: prova a rivederti così...e poi chiedimi ancora compassione!Sarebbe più divertente dire che ti piaci da impazzire nella tua immagine imbrano-chic! E fai bene. E' il segreto del tuo successo!sempre con affetto,amica mia!

 
alle 12:14, Blogger nimroth ha scritto...

@ anonimo
vediamo se riesco a individuarti da ciò che scrivi, facendo come se non ci conoscessimo...
hai una certa dimestichezza con le professioni tecniche, quindi non è da escludere che sia una collega;
scrivi "camice" invece di "camicie", quindi vuol dire che hai studiato alla D'Annunzio;
snoccioli neologismi di nuovo conio molto precisi come "imbrano-chic" (anche se per qualcuno sono solo imbrano-stupido);
non sarai per caso una mia collega glam-aholic che da poco ha festeggiato il primo anno da collega ?!

 
alle 12:19, Blogger nimroth ha scritto...

un aggiornamento dell'ultim'ora per chi sta seguendo le vicissutidini della conduzione del mio guardaroba e corredo da caffè:
la camicia sottoposta a trattamento di varechina da maculata leopardata è diventata blu con un RGB del genere 40/0/105... ovvero scura scura scura scura scura...
per le tazzine, sto pensando di dare degna sepoltura al piattino sbeccato e alla tazzina con il manico incollato...
saluti...

 
alle 19:03, Anonymous Anonimo ha scritto...

..."camice invece di camicie" è una svista grave,ma non tanto da meritare l'offesa che ne attribuisce la responsabilità agli studi alla D'Annunzio...Vai sul sicuro che sia una collegA? Mi piace da impazzire il Glam-aholic status... compensa l'offesa di cui sopra...
...tono puntiglio-aggressive il tuo...
ho colpito nel vivo?
saluti,amica mia!

 

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