7.5.06

confessione senza pudore


è con quel poco di pudore di cui ancora non riesco a liberarmi, che devo confessare la mia passione per il wrestling… ognuno è strenuamente attaccato alle proprie compulsioni alle quali rinuncia a dare senso, io vedo il wrestling e mi diverto anche molto… è uno spettacolo di intrattenimento sportivo che produce milioni di euro con gli incontri sul ring, con il merchandise, con la pay-per-view e i conseguenti dvd da collezione… sono consapevole che si tratta di finzione interpretata da atleti, magari con un passato agonistico, che simulano uno scontro affidandosi alla massa fisica cresciuta con additivi chimici…
buoni e cattivi mascherati e acconciati si affrontano secondo schemi basici di relazione su cui greci e latini hanno costruito le sceneggiature delle tragedie e delle farse, tuttora in uso presso autori di film e scrittori di best-seller… gli amici prima o poi si affronteranno, i nemici prima o poi si stringeranno la mano e diventeranno solidali; l’antipatico verrà riconosciuto come tale per atteggiamenti irriverenti verso il simpatico di turno ma qualche strana alchimia prima o poi gli permetterà di risultare meno odioso… tutto è molto semplice ma impacchettato in maniera eccellente… l’ingresso di Triple H sulle note di un pezzo cattivissimo dei Motorhead, con un sapiente gioco di luci e fuochi d’artificio accende le folle di tutto il mondo per un nuovo match contro l’avversario di turno… tutto ciò in palazzetti sold out da mesi e tappezzati di cartelloni con ogni tipo di insulto o incoraggiamento… i confronti con il circo sono banali ma inevitabili; non so ancora se mi faccia più tristezza il circo o il fatto che i bambini preferiscano il wrestling… rifletterò… intanto vado a vedere cosa ha fatto Shawn Michaels a Backlash…
saluti da bordo ring…

7 commenti:

alle 14:54, Anonymous Anonimo ha scritto...

Il wrestling è uno spettacolo che non ho mai capito.
Non che trasmissioni come il Grande Fratello o L'isola dei famosi mi siano più chiare ma quella per il Wrestling è una repulsione che mi porto dentro da quando ero ragazzino. A quei tempi oltretutto, sebbene fossi stato più incline a credere alla televisione, ero già consapevole che lo spettacolo che stavo vedendo era tutta una messainscena.
E allora mi chiedevo, e ancora mi chiedo oggi alla luce del successo che indubbiamente riscuote questo teatrino, quali siano i motivi di tanto interesse.

Il mio commento è un po sterile ma stavolta sono io che sono nell'impossibilità di poter esprimere un giudizio sulla materia che mi è completamente ignota

 
alle 17:16, Blogger mikadosaim ha scritto...

...devo iniziare a riflettere a fondo su queste tue passioni...io non ci ho mai trovato nulla di divertente nel seguire questo genere di spettacolo, tuttavia una volta stavo per sacrificarmi per amore e andarlo a vedere...non so se dire fortunatamente oppure scandalosamente, il prezzo dei biglietti era spropositato!Considerato che dovrebbe rivolgersi più ai bambini che ai genitori (anche se in effetti è esattamente il contrario) trovo inappropriato che non ci sia alcun tipo di riduzione per i più piccoli!
Insomma, oltre ad avere un giro d'affari enorme, questa è una vera e propria azione di sciacallaggio...per lo spettacolo in sè, ho poco da dire, non cattura la mia attenzione, non è costruttivo, dopo un po' annoia e non ci trovo nulla di divertente nel copione che dopo anni è scontato se non banale...cosa ti rimane, provare a fare il totoscommesse su a chi faranno vincere il titolo?

 
alle 18:53, Anonymous Anonimo ha scritto...

quando ho visto la foto pensavo che fosse "la cosa" presa in controluce...
in fondo il wrestling, come la tragedia greca, funziona un po' come i cartoni animati e i fumetti:
ci sono i buoni e i cattivi, si combatte, c'è il traditore infingardo, ecc. ecc.
personalmente preferisco dylan dog

 
alle 18:26, Anonymous Anonimo ha scritto...

ti racconto una storia di 34 anni fa: estate, arriviamo al Firth of Forth, sono quasi le dieci di sera ma siamo così a nord che c'è ancora la luce del sole, cerchiamo alloggio, troviamo un piccolo bed&breakfast, c'è posto, ci prepariamo per la cena e ci affacciamo nella dining room, quando da una porta chiusa arriva un gran fracasso e una voce stridula di donna urla indemoniata: kill him, kill him !!!!! La padrona di casa, una tondoletta scozzese ultracinquantenne, sorride paziente, socchiude la porta e alla madre ottantenne in poltrona dall'altra parte che agita forsennata i pugni verso il televisore sussurra: be quiet, Mom, it's only wrestling!!!

 
alle 18:30, Anonymous Anonimo ha scritto...

sono talmente vecchio che mi perdo pure il conto degli anni: non 34, ma 37 anni fa. Era il 1969!

 
alle 18:55, Blogger mikadosaim ha scritto...

E io che pensavo che il wrestling fosse una disciplina nata non più di 10 anni fa...allora sicuramente tra tutti i personaggi ci sarà stato il famoso Rico Ricchio, la cui mossa segreta era quella di toccare il fondo schiena degli avversari! Solo che ora, nel regime del "politicamente corretto" lo avranno fatto fuori...

 
alle 21:08, Blogger nimroth ha scritto...

il wrestling è un tipo di intrattenimento non nuovissimo, ma ora questa connotazione ha decisamente prevalso sull'originaria forma declinata di lotta... ringrazio e mi permetto di salutare mathusalem ! con tutto quello che ho scritto su cose più serie, non mi aspettavo un commento sul wrestling !

 

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