22.5.06

paradossi mediatici

seguivo l'edizione del TG2 delle 13 e ho assistito a uno dei tanti paradossi mediatici che ci offre la nostra televisione e di cui alcuni giornalisti spesso si macchiano...
l'argomento del servizio riguardava la sovraesposizione mediatica di una ragazza detenuta per aver ucciso, complice il fidanzatino dell'epoca, la madre e il fratello dodicenne nel febbraio di 5 anni fa e condannata a 16 anni... mentre ci si interrogava con il contributo di una esperta di psicologia evolutiva sui rischi insiti nel mostrare immagini della ragazza, scorrevano alcuni fotogrammi della detenuta che andava a muro durante una partita di pallavolo nell'ambito di un programma di attività sportive per reclusi...
ma come ? parlate dei rischi di sovraesposizione e mi presentate due servizi, di cui uno ricco di immagini della novella pallavolista e il secondo in cui si discute se sia il caso di mostrarla in loop ?
sarà pure diritto di cronaca, ma non sarebbe meglio lasciare che la detenuta rimanga nel silenzio più assoluto fino alla fine almeno della pena ? perchè possa vivere per quanto le sarà possibile il suo dramma nell'intimo della coscienza, per rispetto del peso che porta dentro il padre, ma soprattutto per rispetto delle vittime... anche se non so bene se le vittime siano solo coloro che sono stati uccisi...
procedendo su questo declivio, dovremmo aspettarci Erika concorrente al Grande Fratello 16...

4 commenti:

alle 23:16, Anonymous Anonimo ha scritto...

In effetti stamattina comprando il giornale ero rimasto allibito anche io vedendo una foto della pallavolista scattata in modalità "ritratto". E poi all'interno ho trovato tutta una serie di altri scatti.
A questo punto potevano mostrarcela direttamente 5 anni fa. Perché con le foto di oggi mi chiedo che senso abbiano allora avuto questi 5 anni di protezione.

 
alle 10:02, Blogger mikadosaim ha scritto...

5 anni fa non potevano mostrarcela solo perchè ancora minorenne, ma lo sciacallaggio dei cronisti non avrebbe mai potuto risparmiarla ad oltranza. La verità è anche, secondo me, che quel volto coperto ma artefice di un efferato delitto, ha da sempre suscitato curiosità nella gente, morbosa di voler vedere quel viso dai lineamenti così dolci dietro cui si celava un "mostro". Quale occasione migliore di una partita di beneficenza per mostrarci una ragazzina come tante che si diverte durante una partita? Forse è per restituirle una dimensione più umana, ma in fondo chi lo sa cosa si porta dentro...tutti dicono che si porterà sulla coscienza un gran peso, io non sono neanche così sicura che abbia realizzato ciò che ha fatto, cosa che la società non riesce ad accettare.

 
alle 18:26, Anonymous Anonimo ha scritto...

...forse sarebbe stato meglio se avessero giocato a "palla prigioniera"...

 
alle 19:19, Blogger nimroth ha scritto...

grazie anonimo per le tue perle di cinismo ! spero tu prenda la sana abitudine di passare più spesso da queste parti, incluso anche il blog di mikadosaim...

 

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